La Storia
La denominazione stessa "Comun Nuovo" sembra voler indicare un centro abitato ricostruito in seguito alla distruzione di quello preesistente. Già questa sembrerebbe una testimonianza delle vicende particolarmente difficili che il comune ha vissuto nel periodo medievale, ma il toponimo può avere anche una diversa origine, giacchè le prime notizie documentate che si conoscono sul "borgo nuovo" risalgono al 1200 quando era frazione della vicina Zanica.
La storia di Comun Nuovo ha inizio nel 1238, quando undici famiglie provenienti dal Comune di Bergamo iniziarono la bonifica delle terre note come il "Prato Novo di Vezzanica (Zanica)". La neonata comunità si organizza in un piccolo villaggio fortificato sovrapponibile al quadrilatero comprendente l''attuale via Roma ed i Vicoli Albani, Chiesa, Barca e Giambarini. Nel 1253 le famiglie del "Prato Novo", ora in tutto diciassette, riscattarono la proprietà del villaggio dal Comune di Bergamo. Durante il Trecento il paese, voluto originariamente dal Comune di Bergamo come un "borgo novo" ove insediare cittadini non legati da vincoli di fedeltà alle grandi famiglie nobili che spadroneggiavano nelle campagne, finì invece nella sfera di influenza di grandi casati cittadini ( Avogadri, Suardi, ecc...) che vi estesero le loro sanguinose contese. La forte presenza dei Suardi, che avevano privatizzato il piccolo castello nel centro dell''insediamento, costò al paese lutti e devastazioni: nel 1315, 1379 e 1404 i Ghibellini Suardi vennero attaccati dalle forze Guelfe, decise a stroncare il potere dei Suardi e dei loro alleati milanesi, i Visconti. Nella seconda metà del quattrocento la Misericordia Maggiore di Bergamo (MIA), potente ente benefico già proprietario di numerose terre della provincia, inizia una lenta serie di acquisti che culmina nel seicento con il controllo quasi completo dei terreni agricoli ed edificabili del borgo. A partire dal settecento proprio la campagna di ristrutturazione edilizia promossa dalla MIA cambia radicalmente il volto del paese: le strutture in pietra e mattoni ereditate dal periodo medioevale (le mura ed il castello) vennero smantellate per ottenere materiale con cui rinforzare le cascine e le case del paese, con la sola eccezzione della vecchia porta-torre del castello, riutilizzata come campanile della Chiesa Parrocchiale edificata nel Seicento. Nell''ottocento una nuova campagna edilizia promossa dalla MIA amplia il numero delle cascine gravitanti sul paese, mentre nuove ristrutturazioni ne modificavano l''assetto originario.
Tra le costruzioni più antiche del paese bisogna ricordare la Chiesa Parrocchiale (XVI secolo), che ospita al suo interno pregevoli opere del Moroni e del Ceresa. Fu consacrata una prima volta nel 1513, ma ha subito nel corso dei secoli vari rimaneggiamenti, l''ultimo dei quali ha visto la riconsacrazione di mons. Radini Tedeschi del 4 Ottobre 1913.
Un opera da segnalare è anche il monumentale orologio solare nella piazza centrale del paese (2002), le cui dimensioni sono davvero considerevoli: 45 x 25 m. Lo gnomone (l''asta verticale la cui ombra, proiettata dal sole, segna l''ora locale su una scala graduata opportunamente disposta a terra) posto all''interno di una fontana e misura 3 m di altezza.
Tutto questo ha modificato, a partire dagli anni sessanta, l'aspetto socio-economico del comune, trasformandolo in un importante centro della pianura bergamasca. Comun Nuovo, in questi ultimi decenni, è cresciuto notevolmente grazie alle nuove zone abitative costruite fuori dall''antico centro del paese e si è dotato di moderne strutture e servizi. Si è inoltre inserito agevolmente nel circuito delle importanti vie di comunicazione formato dalle strade Francesca, Cremisina e Bergamina che circondano all''esterno il suo territorio, favorendo i commerci e le industrie locali.
Vista aerea del comune di Comun NuovoDell''antico borgo, oggi non resta purtroppo che la caratteristica torre campanaria e i cascinali o stalli che ancora portano i segni del passato. Ma il paese non si sente solo legato alle sue storiche tradizioni che vedono nell''attività agricola, centrata sulla produzione di cereali e foraggi, uno dei capisaldi della sua produzione. Comun Nuovo, grazie allo sviluppo delle sue capacità commerciali e industriali, sembra destinato ad assumere un ruolo molto importante nella pianura bergamasca.